giovedì 11 dicembre 2008

IN PIAZZA



Lo sciopero generale del 12 dicembre

"Così come abbiamo bene rappresentato le ragioni della categoria il 15 novembre a Piazza Navona, vi chiediamo un nuovo sforzo per contribuire alla riuscita dello sciopero e delle iniziative promosse dalla Cgil il 12 novembre. Sarà quella un’altra occasione per portare davanti al Paese i problemi del nostro settore, che parlano degli stessi problemi del Paese. A partire dal progressivo indebolimento dei redditi da lavoro e da pensione, che colpiscono i nostri lavoratori due volte, la prima come consumatori, la seconda come dipendenti del settore della distribuzione o del turismo, o dei servizi, che vedranno messo a rischio il loro posto di lavoro, proprio per effetto del calo della domanda di consumi.

Noi non disprezziamo tutto ciò che può andare in tasca ai cittadini, ma il pacchetto anticrisi del Governo non assume la portata, la dimensione di questa crisi e la necessità di affrontarla con terapie d’urto, con provvedimenti eccezionali, come eccezionale è la crisi. Dovremmo mettere in campo una manovra di circa 1,5 punti di PIL nei prossimi due anni ed invece si offre un piatto di lenticchie attraverso la social card. Noi parliamo di rilancio dell’economia reale, della produzione, degli investimenti pubblici, come ha fatto Gordon Brown nel suo Paese, per fronteggiare il rischio recessione, soprattutto nel Mezzogiorno e qui parliamo del raddoppio dell’Iva agli abbonati Sky. Siamo proprio su due lunghezze d’onda diverse. Gli stessi provvedimenti previsti per il sostegno al reddito delle fasce di lavoratori sprovvisti di ammortizzatori vengono “appaltati” alla bilateralità, con una scelta di deresponsabilizzazione del soggetto pubblico, dalla costruzione di un sistema universale di tutele. Se il Governo ha ritirato il preannunciato provvedimento sulla detassazione degli straordinari, significa che cambiare si può, soprattutto se è in campo una iniziativa forte e coerente del sindacato ed è per questo che la Cgil decide di essere in campo, per dire che le misure sono insufficienti, che vanno modificate, rafforzate, secondo la piattaforma approvata all’Assemblea dei Quadri e Delegati, sulla quale stiamo discutendo con le lavoratrici ed i lavoratori. Sostegno all’occupazione, al reddito, agli investimenti pubblici e privati, rafforzamento della coesione sociale, qualificando il welfare. Sospensione degli effetti della Bossi-Fini. Questa è il nostro piano anti-crisi, ispirato in gran parte alle piattaforme unitarie, elaborate in questi mesi, che noi intendiamo sostenere con coerenza e decisione.
Comitato Direttivo Nazionale Filcams Cgil – Roma, 3-4 dicembre 2008 Relazione di Franco MARTINI, Segretario Generale Filcams Cgil
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