domenica 24 agosto 2008

Lavoratori GDO


FIGLI DI UN DIO MINORE...
LA STAMPA DIMENTICA IL COMMERCIO!


Già in occasione delle mobilitazioni per gli scioperi di Novembre e Dicembre 2007 e di Marzo 2008 la stampa ed i telegiornali non hanno certo brillato per articoli che dessero risalto alle rivendicazioni dei lavoratori del commercio. Addirittura un noto quotidiano nazionale "Il Resto del Carlino", nella sua edizione modenese, raccontava di uno sciopero del 21 Marzo 2008 poco partecipando, non accorgendosi che molte attività commerciali erano rimaste chiuse e quelle aperte non erano riuscite a garantire nemmeno il minimo di servizi al cliente. Tanto che le code alle casse hanno costretto molti consumatori a lasciare il carrello della spesa in corsia.

Quindi non stupisce che a seguito dell'accordo separato, sottoscritto da CISL, UIL, Confcommercio e Confesercenti, il giornalismo italiano non si sia interrogato su quanto accaduto. Non lo hanno fatto i giornali tradizionalmente vicini ai lavoratori, ma non lo hanno fatto nemmeno i giornali tradizionalmente vicini ai datori di lavoro. Tutti se la sono cavata con scarni articoletti che dicevano poco più delle diverse posizioni dei sindacati. Mancanza di spazio? Forse, ma va pure detto che anche nelle edizioni on line dei quotidiani non è uscito nulla di più.

In compenso trova ampio risalto sulla stampa nazionale il segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni, che teorizza la necessità di arrivare alla conclusione rapida della trattativa sulla riforma del modello contrattuale perché questo andrebbe a vantaggio dei lavoratori. Bonanni sostiene, coerentemente con la piattaforma unitaria della riforma del modello contrattuale, la necessità che i contratti di secondo livello vengano valorizzati.

Evidentemente le scarse notizie di stampa hanno fatto sì che Bonanni non si accorgesse che l'accordo sottoscritto dalla FISASCAT CISL va nella direzioni esattamente opposta, definendo nel CCNL un argomento tipico della contrattazione di secondo livello: il lavoro domenicale.

Peraltro Bonanni omette nelle sue interviste tutta la parte relativa alla democrazia: ogni accordo collettivo deve passara attraverso una consultazione certificata dei lavoratori. Su questo è in linea con FISASCAT che sul contratto del commercio non ha ancora risposto alla richiesta della FILCAMS di procedere ad una consultazione certificata e vincolante dei lavoratori. Scherzi della stampa estiva...

FONTE:CONTRATTOSEPARATO.COM


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1 commento:

Anonimo ha detto...

e allora....NOI DEL COMMERCIO DIMENTICHIAMOCI DELLA STAMPA!