sabato 1 marzo 2008

ancora all'esselunga...


BOTTE ALLA CASSIERA.


Esselunga:aveva denunciato il mobbing,picchiata nello spogliatoio.

Quello che pubblichiamo è un articolo che non avremmo mai voluto leggere....il nostro "modestissimo" blog nasce per raccogliere gli sfoghi dei lavoratori della GDO ma non avremmo mai voluto arrivare a recensire certi fatti avvenuti in un supermercato (!!!) .
Ricordate quella cassiera che le era stato impedito di andare in bagno e ..... solo qualche giorno fa ce ne eravamo occupati....leggete cosa è successo ieri...

PICCHIATA da uno sconosciuto nello spogliatoio del supermercato dopo aver denunciato il mobbing.E' quanto accaduto a una cassiera dell'Esselunga di via Papiniano ieri pomeriggio.Lo scorso 2 febbraio aveva concluso il suo lavoro alla cassa in lacrime umiliata.Per ore,Giovanna (il nome è di fantasia), una cassiera italo-peruviana di 44 anni,avava chiesto di andare in bagno.Soffriva di problemi renali,e lo aveva documentato all'azienda con un certificato medico.Non era servito a niente. La donna non aveva avuto il permesso di lasciare il posto e dopo 4 ore aveva finito per fare i suoi bisogni sulla sedia della cassa,davanti ai clienti.
Aveva finito l'orario comunque senza avere nemmeno la possibilità di cambiarsi,ma anche raccontato l'accaduto alla UIL che oltre alla denuncia sindacale aveva indetto per martedi' prossimo (4 marzo) ,insieme a CGIL e CISL un volantinaggio davanti all'esselunga.
Ieri Giovanna è stata aggredita ed è finita all'ospedale.Aveva finito il turno e ,verso le 16.30,era scesa negli spogliatoi del personale.Dentro il supermercato,dunque in una zona protetta,sotto la responsabilità dell'azienda.Qui un uomo,che ha saputo descrivere come alto e robusto,l'ha presa per le spalle,le ha chiuso la bocca e le ha sbattuto violentemente la testa contro un armadietto.Giovanna è svenuta ed è rimasta a terra fino a che non è stata trovata da una collega che ha chiamato il 118.L'ambulanza che l'ha portata al Policlinico ha rubricato l'intervento come "malore" ma Roberta Musu,la segrtetaria della UIL del commercio che si è interessata al caso fin dall'inizio ,lo esclude:"In primo luogo,l'aggrssione è avvenuta nei locali dell'azienda e già questo è un fatto gravissimo.La seconda cosa,è che la direzione inizialmente ha quasi cercato di insinuare che la lavoratrice fi fosse fatta male da sola.Terzo,da quanto mi ha raccontato,è stata minacciata.Le hanno detto che ha parlato troppo"......
Anche all'esselunga,secondo la sindacalista,sono preoccupati.Ieri un dirigente si è presentato al Policlinico per sincerarsi delle condizioni della dipendente.
Il 7 marzo manifestazione sindacale all'esselunga di viale Papiniano per parlare della condizione femminile sul posto di lavoro.

Fonte:La repubblica.

LE IENE SUL FATTO ACCADUTO IL 2 FEBBRAIO



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente questo "caso" è stato montato dai sindacati!ANDATE A LAVORARE invece di difendere il diritto a non lavorare durante l’orario di lavoro.

Lavoratori Coop ha detto...

Ma se vado a lavorare come mi consigli tu...non ho tempo per pubblicare le tue "PERLE DI SAGGEZZA"...un consiglio...firmati...dai una fisionomia a questi tuoi pensieri PROFONDI...
Un saluto,senza rancore.