PUBBLICHIAMO UN CONTRIBUTO DI UN NOSTRO ISCRITTO ALLA PAGINA FB.....
Ho assistito, il giorno 7 dicembre su TelePace, ad un editoriale di don Bruno Fasani che si occupava delle aperture natalizie, e festive in generale, dei negozi.
Don Fasani invitava i sindacati ad andare oltre alla contrattazione e alle rivendicazioni salariali per introdurre il concetto di "ecologia umana" nel loro agire quotidiano:
Volevo rassicurare Don Fasani: non solo i sindacati sono contro le aperture natalizie e festive, ma hanno già manifestato per due anni di fila il loro dissenso con manifestazioni nel centro di Verona. Di più, di fronte alle proposte della Regione Veneto di liberalizzare le aperture domenicali, il sindacato chiede a gran forza di fermarsi a 12 domeniche, e di non comprendere in queste le principali festività religiose e civili.
Dunque non è al sindacato che Don Fasani si deve rivolgere: i responsabili di questo scempio sono in primis le amministrazioni comunali che permettono l'apertura natalizia dei negozi; i proprietari e le loro associazioni di categoria che potrebbero comunque tenere chiuso anche in presenza di una autorizzazione e che, va detto anche questo, stanno sipulando nuovi contratti dove c'è scritto l'obbligo del lavoro domenicale. Noi iscritti al sindacato sappiamo bene che le commesse sono mogli e madri, e che non esiste un sistema di servizi che le tuteli e le supporti nel lavoro festivo.
Non ultimi, i responsabili sono le persone: quelle che riempiono i grandi magazzini per acquistare il giorno di Natale, e magari la mattina sono stati in chiesa a salutare la nascita di Gesù; ma questo caro Don Fasani, non è un problema del sindacato: è un problema della Chiesa avere questo tipo di fedeli; così come è un problema della Chiesa avere come amici chi fa le battaglie per il crocifisso ma poi permette che a Natale siano aperti i negozi.
Lo so Don Fasani, è difficile essere coerenti, e faticoso: noi nel nostro piccolo, su queste questioni, lo siamo da anni.
Nessun commento:
Posta un commento