domenica 14 settembre 2008

Nuove mode


"temporary store"
il negozio che appare e scompare.

Si tratta di un negozio che occupa per un periodo di tempo predeterminato e limitato (si va da qualche mese a pochi giorni) uno spazio in zone altamente rappresentative. L'obiettivo dichiarato è quello di creare "l'evento" e di giocare sulla curiosità indotta dalla limitatezza. Lo spazio, naturalmente, riveste un ruolo fondamentale nel successo del negozio a tempo. In questo concept lo spazio utilizzato deve essere altamente caratteristico, perchè è il packaging (la confezione) e il negozio, E' il prodotto. Così i temporary shop vengono aperti in gallerie d'arte, spazi abbandonati, in centri commerciali fortemente caratterizzati.
In Italia questa NUOVA "moda" è molto diffusa nelle grandi città ,Milano,Roma,dove possiamo vedere aprire ristoranti,negozi di abbigliamento,profumerie solo per qualche giorno.Veri e propri negozi a "tempo determinato" con tanto di countdown esposto in bella vista in vetrina.

Esistono anche dei "Temporary store" itineranti ovvero negozi che si spostano di città in città.
Insomma negozi dove oggi ci fai la spesa e domani (1 giorno,1 settimana ,1 mese)non ci sono PIU?!
Questa particolarità di punto vendita a "tempo determinato" sembra stimoli nel cliente L'ACQUISTO D'IMPULSO.
Ecco cosa dice Dario Galati, professore di psicologia all'Università di Torino: "Bisogna fare attenzione. Chi ha creato questo tipo di negozi ha fatto centro dal punto di vista psicologico toccando le leve più semplici e più efficaci che regolano il nostro comportamento ossia la novità e l'accessibilità. Il risultato è un'iperstimolazione al consumo che, attraverso la rapida sottrazione del prodotto acquistabile, non rende possibili processi cognitivi più approfonditi sulla reale necessità di quel prodotto. Il consumatore perde così l'opportunità di critica e finisce per dare esclusivamente risposte emotive".
Esiste anche un'associazione che è un po' il punto di riferimento per queste tipologie commerciali: Assotemporary che si pone come obiettivo svolgere attività di carattere sindacale e informativo.
Invece...quali saranno le ricadute, inevitabili visto il successo che stanno registrando,per la grande distribuzione...e per chi ci lavora?
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