
CARREFOUR AVVIA
I TAGLI DEL PERSONALE
Tra riassetti societari e piani industriali (fra cui chiusure e cessioni e rebranding dei format), Carrefour sta pesantemente cambiando faccia a tappe forzate. Pare, infatti, che l'omogeneizzazione dell'insegna al brand Carrefour Market avverrà anche per i supermercati GS e che la filiale italiana sia attualmente in fase di profonda riorganizzazione (il focus non sarà più sui canali).
I nuovi Paesi (e quindi le nuove aree di sviluppo) per il gigante francese oggi si chiamano Brasile, Russia, India, Cina, Colombia, Spagna e Indonesia (dove recentemente è stato acquisito il 75% di un player locale con 29 PdV per 71,47 milioni di dollari). Il vecchio è rappresentato da Portogallo, Svizzera (da cui i francesi sono completamente usciti) e ovviamente Italia.
E questo non è una novità, visto che Carrefour un po' di tempo fa ha messo in vendita i suoi Iper nel sud Italia. Alla fine i negozi non verranno venduti ma non perchè la dirigenza ci abbia ripensato, bensì perchè non si sono trovati compratori.
Riassumendo la situazione dei PdV meridionali in un incontro con i lavoratori, i vertici aziendali hanno "salvato" solo quelli di Cosenza e Matera, dichiarato "rilanciabili" Ponte Cagnano, Marcianise e Brindisi e tutti gli altri in impellente necessità di "soluzioni strutturali".
Cosa vuol dire questo? Un taglio di almeno il 50% dei posti di lavoro! E si è cominciato con la recente richiesta di Cassa integrazione per 80 dei 145 lavoratori del pdv di Capodrise.
Una soluzione un po' troppo semplicistica (non solo per le rappresentanze dei lavoratori)...
I nuovi Paesi (e quindi le nuove aree di sviluppo) per il gigante francese oggi si chiamano Brasile, Russia, India, Cina, Colombia, Spagna e Indonesia (dove recentemente è stato acquisito il 75% di un player locale con 29 PdV per 71,47 milioni di dollari). Il vecchio è rappresentato da Portogallo, Svizzera (da cui i francesi sono completamente usciti) e ovviamente Italia.
E questo non è una novità, visto che Carrefour un po' di tempo fa ha messo in vendita i suoi Iper nel sud Italia. Alla fine i negozi non verranno venduti ma non perchè la dirigenza ci abbia ripensato, bensì perchè non si sono trovati compratori.
Riassumendo la situazione dei PdV meridionali in un incontro con i lavoratori, i vertici aziendali hanno "salvato" solo quelli di Cosenza e Matera, dichiarato "rilanciabili" Ponte Cagnano, Marcianise e Brindisi e tutti gli altri in impellente necessità di "soluzioni strutturali".
Cosa vuol dire questo? Un taglio di almeno il 50% dei posti di lavoro! E si è cominciato con la recente richiesta di Cassa integrazione per 80 dei 145 lavoratori del pdv di Capodrise.
Una soluzione un po' troppo semplicistica (non solo per le rappresentanze dei lavoratori)...
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